LA COMMEDIA E' FINITA

Pubblicato il da Iacolare Francesco Saverio

La commedia è finita.
Lo scadente teatrino di corso campano, sede del “Palazzo”, ha virtualmente chiuso i battenti per fine canovaccio.
Gli abitanti del paesone non avendo a disposizione,  né un cinema, né un teatro si accontentano di assistere  allo scadente   spettacolo della nuova commedia all’italiana. “ Lo scilipotismo locale”, regia del “grande vecchio”. Dopo tre anni e mezzo di opposizione dell’UDC, il sindaco, sentito gli “amici”, voleva imporre un’alleanza con l’udc avvalendosi di una logica perversa  attinente più all’utile che alla politica. La linea nazionale è quella dell’opposizione, le situazioni locali sono arbitrarie, spesso contro non solo la logica che si veste di morale, del senso comune, ma perfino contro ogni forma di etica politica. La linea politica di un partito è quella che si rispetta su tutto il territorio nazionale. Oggi, non essendoci più i partiti , ma soli individui portatori di voti e raccomandati dal “sistema”, credono di spadroneggiare su diverse praterie pur di stare nella melma del potere. Una volta si organizzavano delle serie scuole di formazione politiche, oggi adattandosi ai tempi hanno cambiato nome ,si chiamano “scuole di scilipotismo locale”. I cittadini non credono più a individui che si  dichiarono  favorevoli a continuare lo squallore di una s-giunta in coma profondo. La malattia, quella dello scilipotismo,  risale a Protagora che si racchiudeva nel  principio  utilitaristico.
“L’uomo misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono,di quelle che non sono in quanto non sono”. Forse il vecchio Protagora aveva ragione se mirava all’interesse privato la cui filosofia era solo utilitaristica. Oggi tutti i tentativi dell’uomo di essere dio restano solo tali. Il nostro scilipotismo è privo di qualsiasi valore etico-morale. Esso racchiude due grandi valori che sono: la mediocrità e l’incompetenza. I nostri scilipoti sono la brutta copia del vero scilipotismo , essi non conoscono la cultura di governo, questa appartiene a quei pochi che, giorno per giorno, lottano per la conversione delle coscienze con la testimonianza della loro azione di coerenza politica. Diversamente da coloro che continuano ad agire, usando l’istituzione con metodi medioevali, facendo promesse a luogo termine a persone che ancora si illudano di credere nelle chiacchiere dello pseudo politico di turno. Le posizioni del consigliere, Luigi Sequino, e del dirigente nazionale ,Vittorio Sepe, sono ammirevoli dal punto di vista della coerenza politica e dell’ etica pubblica. Le altre posizioni sono opportunistiche, utilitaristiche e prive di morale. La prima posizione è quella di coloro che hanno una cultura di governo, l’ altra attiene alla sfera degli interessi privati, il potere per il potere. Un discorso a parte è quello delle liste civiche non collegate a nessuna coalizione, ma, “libere” di gestire i semi nel terreno più fertile.  Questa la classica posizione di coloro che pensano al potere come l’albero della cuccagna. Una fase difficile per l’opposizione che non ha  idee, né unità. I giovani rampanti “studiano“ da sindaco, i meno rampanti non trovano punti di riferimenti, altri cercano idee, altri sono usciti, altri sono entrati solo perché di sinistra ma non del P.D. In questa mediocrità, ove non v’è né etica né morale, la dimensione scilipotica del potere pereclita sempre più la cultura di governo. Non sappiamo se arriveranno i famosi cento milioni di euro, forse è una paesonata, una favola, uno specchietto per le allodole oppure una tragica verità? Tragica perché non sarà questa maggioranza a gestire tale somma, con tutta la buona volontà questi ragazzi non contano nulla quando arriveranno i capi bastone della non politica, e diranno: fate finta di fare politica e fatevi da parte. Il teatrino continuerà fino alla fine della legislatura. Ragazzi, andate via, siete ancora in tempo a non farvi sporcare la vostra esistenza affettiva, quei pochi che sono imbrattati dal potere li potreste ancora salvare con una scelta coraggiosa di libertà dalla schiavitù del potere. La commedia è finita, i cittadini non voteranno più , né i voltagabbana, né i brontosauri del potere oscuro , né gli ipocriti. Il paesone ha bisogno di verità, lealtà, competenza, non sa che farsene di individui che blaterano la loro incompetenza e legati all’etica omertosa del potere. Lo spettacolo offerto da alcuni “affaristi”, al servizio dell’interesse privato, pone un grande problema di credibilità pubblica. Forse avete ancora nelle pieghe delle vostre coscienze una riserva di moralità, potrebbe suggerirvi di spogliarvi di tutte le cattiverie, le ipocrisie, dell’arma del ricatto, di quella del volgare “comparaggio” e non ricattare più nessuno. Purtroppo, i ricattabili possono criticare ma, non sono liberi di agire perché al momento opportuno li chiama il grande vecchio e  fa recitare la parte che  impone; il teatrino continua perché tutti sono contenti. Ragazzi della maggioranza e dell’opposizione volete veramente voltare pagina? Date vita ad una sperimentazione di laboratorio della coscienza etica che finalmente vuole fare politica. Insieme siate uniti in un confronto con i cittadini, poi, insieme, si decide il fare l’azione politica. Una democrazia che restituisce la sovranità al popolo, vista che gli è stata scippata dal mercato e da mercenari della politica. Potreste essere il primo caso in Italia che vedrebbe, maggioranza e opposizione insieme ai cittadini fare del buon governo.
                 francescosaverioiaco@libero.it  

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