Ma chi è oggi il politico?

Pubblicato il da Iacolare Francesco Saverio

V’è una grande necessità di riappropriarsi del concetto di politica come servizio, essa non è potere ma governo.

Il politico è l’essere più ambiguo tra le mille figure che occupano gli spazi del potere. Egli è il meno “amato”,  il più “odiato”, da parte di coloro che rivolgendosi a lui non trovano risposte nelle richieste avanzate. Sono pochi coloro i quali hanno il coraggio di confessare la vergogna per le mille promesse fatte al popolo, al quale sono stati corrisposti mille tradimenti. Tutti siamo stati mossi un tempo da ideali puri, quali: la dignità per la persona, assicurata a qualunque costo, la Giustizia, sposata alla libertà, l’onestà, simbolo di equa distribuzione della ricchezza, la lotta contro il potere per destrutturarlo e farlo convertire in governo

Nostalgia di un mondo  scomparso o passato?

Noi sappiamo bene che quel mondo non è scomparso, né tanto meno passato. Quel mondo viene rivendicato con coraggio da pochi politici a costo della propria vita. Il politico onesto ,vero,  è quello che si pone al servizio del proprio fratello senza chiedere nulla in cambio. Diversamente, il disonesto, chi indossa la maschera dell’ipocrisia e della falsità pretende dal popolo il voto solo per le promesse fatte. Se vi fosse una presa di coscienza, dei falsi politici, dovrebbero liberarsi dalle catene della schiavitù del potere, che sono più pesanti di quelle che hanno imposte al popolo. Il popolo si libera dalle catene perché è intimamente libero, il politico non si libera dalle catene perché è intimamente schiavo. La consapevolezza dei politici, di essere intimamente schiavi, è la mancanza della cifra etica capace di fare la differenza, tra la loro nullità interiore,  nella quale vegetano, e il mondo esterno nel quale “appaiono” tra corruzione e compromessi. Molti politici sentono la voce della coscienza che continua a gridare loro i mille tradimenti fatti al popolo nel nome di una missione trasformata in ladrocinio, spacciandolo per politica. Una condizione che a molti li fa sentire come superuomini,o, addirittura come degli dei. Codesta follia esistenziale li fa “padroni “ dei deboli rubando loro la libertà, senza sapere che il vero uomo quando più è in catene più è libero. La libertà è una dimensione dello spirito e non si esprime nelle quattro squallide mura del potere. Molti pseudo politici non sanno, quindi non fanno la differenza tra potere e governo. Questa ignoranza valoriale li renderà omuncoli per sempre.

Quando il politico è un criminale più del criminale.  

Il politico che esercita il potere, e non il governo, è più criminale del rapinatore di banche. La ragione è semplice: il rapinatore rischia la sua vita, il politico ruba il futuro della vita del cittadino, senza pagare le conseguenze. Oggi v’è una grande sfiducia nelle istituzioni perché trasformate in potere dell’inquisizione. Esse hanno espropriato il cittadino dal suo diritto decisionale, perché di fatto è stata scippata la sovranità popolare, sostituendola con la volontà depravata del potere dei corrotti. Noi siamo convinti che la “Politica “ non sia ancora nata, essa è solo conosciuta nella mente e nei cuori dei miti, purtroppo, la mitezza non ha ancora trovato cittadinanza nella nostra cultura, per questo il potere continua ad essere depravato e corrotto. Non dimentichiamo che la politica non è una professione, essa è una “missione” . Vogliamo ricordare che il primo Uomo politico che ha istituito la politica come missione è stato Gesù, che ha posto la sua vita al servizio dell’uomo. E’ stato un politico di professione, un ladro, come Giuda il cui potere del suo tempo ha contrattato la morte del Giusto per trenta denari. Gli omuncoli della mafia e della politica saranno fagocitati dalla loro cattiveria, in modo particolare dalla loro ignoranza. Devono aspettarsi una nemesi storica per le loro nefandezze, conseguentemente una tragica catarsi generazionale per aver rubato il futuro, perché mai programmato, alle nuove generazioni. Nefandezze che saranno ostacoli ai loro figli, oggi ingenuamente privilegiati, domani, con la maturità e la riflessione avranno vergogna dei loro padri o madri, complice delle immoralità e ruberie dei mariti. Vi sono moltitudini di giovani che crescono nel silenzio e nel sacrificio. Questi non sono conosciuti per il loro impegno e la loro serietà, il loro mondo è sconosciuto ai banditi della politica e del malaffare, tuttavia, essi saranno motivo di salvezza per il futuro. Il tragico virus mafia-politica è ancora fra noi, la sua efficacia sta diminuendo da quando i cittadini hanno cominciato ad avere coraggio e denunciare il crimine. La necessità di una ecologia della mente, presuppone una cultura purificata dal ludibrio dell’illegalità e della violenza della legge, quando viene “interpretata” per gli amici e applicata per i nemici, anche questo è potere mafioso. Oggi la grande comunicazione è manipolata dal potere, il quale a sua volta è smascherato dalla contro informazione. La nostra società rimane,purtroppo, ancora una prigione a cielo aperto. Tutte le nostre azioni hanno un controllo per “settecento” giorni all’anno,e “quarantotto” ore al giorno. Un modo moderno per la “raccolta differenziata” delle idee e smistarle nelle varie “discariche” del potere spazzatura. Questa  l’operazione “grande vecchio”, che da anni funziona bene in Italia, a danno di migliaia di innocenti, qualche volta anche dei banditi della politica e della mafia. Viviamo un tempo che ospita una delle peggiori dittature,qualcuno l’ha chiamata “democratura”, vestita da democrazia. La dittatura di ieri aveva come motto: “ taci il nemico ti ascolta”. Quella di oggi: “ Parla, tanto nessuno ti ascolta”. Nel primo caso si temeva il pensiero pensante dei cittadini critici e li spedivano al confino. Nel secondo caso il pensante non essendo compreso nessuno lo ascolta. perché il livellamento culturale è vicino allo zero. Purtroppo accade spesso che la “ democrazia” di oggi, con il suo potere mafioso-politico elimina fisicamente i suoi avversari, facendone dei nemici. E’ la prova di una cultura becera e assassina,questa non ha nulla a che fare con la democrazia e la libertà a cui aspirano gli umili e gli onesti. Ci auguriamo  che intorno ad una simile riflessione possa nascere un moto dell’anima in tutti i “dormienti” delle nostre terre abbandonate.

                                     Francescosaverioiaco@libero.it

Con tag Politica

Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post