LA POLITICA CON IL “GREMBIULE”

Pubblicato il da Iacolare Francesco Saverio

Dalle cronache cittadine, ogni giorno, si evince lo sfacelo di una coscienza che non c’è.

Basta guardare il “palazzo” dove ogni momento si uccide la politica, con paradossale suicidio di una inesistente maggioranza e opposizione.

Giugliano è diventata il luogo di morte della politica, di conseguenza il cimitero delle idee, cioè il vuoto di qualsiasi proposta, progetto.

Tutto diventa virtuale, illusione.

Il nostro “palazzo” è luogo di inciuci, invenzioni di commedie, irriverenze etiche, libertinaggio, confuso per libertà.

Tutto ciò si arroga il diritto di farsi chiamare politica.

Questa è ignorata perchè sconosciuta.

Possibile che una minoranza di minorati politici, privi di cultura di servizio per “l’altro” debba impedire la libertà di crescere a centomila persone solo perché posseggano la dittatura dei numeri vestita di falsa democrazia, a tal proposito dubitiamo circa il passaggio della democrazia a Giugliano.

In questo “contrada” obsoleta abita da sempre “l’imbrogliocrazia”, “la fottocrazia”, certamente non abita la nobile cultura del servizio come azione politica. 

Gli elettori dovrebbero esercitare la loro memoria storica durante le elezioni, ricordarsi di tutti quei “sinistri figuri”, che usando la promessa di sogni futuri esercitano la professione del fottocratico da anni, trasformando i numeri di voti in conto in banca, con la disonestà di chi sa e non denuncia.

La città ha il dovere di una riflessione etica, bisogna avere il coraggio di una coscienza collettiva che interpelli quel poco che resta della famiglia, della chiesa, di uomini e donne onesti/oneste e di buona volontà che sono la maggioranza, di non lasciarsi imporre pupazzi da eleggere al servizio del puparo di turno.

Una convocazione di coscienza che sappia riscattare una nobile città devastata nella sua relazione interrotta, fatta di memoria storica, tradizioni, cultura.

La cultura a Giugliano è diventata un mestiere, un esercizio inutile e rapsodico, spesso una speculazione ove il favoritismo è serbatoio di voti.

A quando una svolta culturale che sia via maestra per le nuove generazioni attraverso l’azione di coloro che siano capaci di indossare il “grembiule” e smettere il “colletto bianco”?

A quando, come diceva il grande e compianto, Tonino Bello, vescovo di Molfetta, una chiesa con il grembiule? 

Noi diciamo che anche la politica deve indossare il grembiule, una categoria questa che sappia privilegiare il “volto”, che sappia leggere nel sociale, che sappia accogliere la sofferenza, stare dalla parte dei bisognosi.

Per esercitare questa azione politica ci vuole una cultura sconosciuta, difficile da attuare, perché fatta di rinunce, disponibilità.

Una cultura questa poco amata perché è convocazione di coscienze, ciò rende inquieti i vigliacchi.

Questa cultura si chiama C O R A G G I O.

Una dimensione etica di grande spessore perché legata alla libertà più profonda dell’esser-ci.

Questa dovrebbe essere la convocazione della coscienza collettiva di Giugliano capace di compiere lo stesso gesto di Cristo il giovedì Santo, quando servendo i Suoi Apostoli testimoniava l’umiltà come servizio.

Convochiamo il nostro coraggio in modo che il “grembiule” non resti un sogno, diversamente Giugliano continuerà a morire.

 

Francesco Saverio Iacolare

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A
Secondo lei, in una società come la nostra, dove regna il potere della criminalità organizzata e pù precisamente della camorra, abbiamo ancora delle libertà o sono soltanto apparenti?<br /> E soprattutto, secondo lei, la camorra é 1 anti-stato o é lo stato stesso?
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I
<br /> Carissimo,<br /> al di là delle sovrastrutture linguistiche, oggi la politica ha rottamato la mafia identificandosi con la stessa mafia.<br /> Il problema principale è quello di una rifondazione etica all'insegna dell'unica possibile etica,quella di un vecchio principio buddista "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a<br /> te." principio insito nel dettato evangelico "ama il prossimo tuo come te stesso".Questa è la vera utopia con la quale cambiare il mondo.<br /> con affetto<br /> francesco<br /> <br /> <br />