La morte dell’etica pubblica.

Pubblicato il da Iacolare Francesco Saverio

La riflessione della visione televisiva -“Presa Diretta”-, del sei febbraio 2011, ha seminato lo sconcerto nelle persone perbene, oneste, lavoratori che vivono con poche centinaia di euro al mese e pagano le tasse. Le istituzioni, che dovrebbero essere le sentinelle della legalità, ci raccontano che al presidio istituzionale vi sono dei criminali che non pagheranno mai per le loro illegalità, né per le loro rapine ai danni del cittadino. La magistratura sembra impotente, a volte però per dare un esempio della sua esistenza somministra “mille anni di carcere ad un ladro di polli”,  indagando a vita sui potenti, gli unici veri criminali, che continueranno a sguazzare con la ricchezza rubata alla collettività. Gentaglia che avvelena tutto l’ambiente, dalla terra ,al cielo, al mare,  e nessuno chiede  come giustificano le loro ricchezze, se vivono con il semplice stipendio. Individui immondi che dovrebbero essere rinchiusi, e le chiavi gettate nelle cloache da loro formate. Indagini infinite e confuse che non approdano a nulla ,non vi sono condanne di pseudo politici ladri che, da anni, hanno venduto il territorio all’illegalità della malavita con a capo il burattino di turno dei vari enti territoriali,quali :la regione ,la provincia e i comuni. A Giugliano, poche centinaia di “Giuda”, hanno devastato il territorio più bello d’Italia per “trenta” denari. Oggi si “godono” le  ricchezze rapinate con gravi sensi di colpa, perchè non hanno saputo dare spiegazione ai loro figli, quando hanno chiesto ai padri come facevano ad avere tanta disponibilità economica se vivevono  di stipendio? Tuttavia questi ladri risultano “nulla-tenenti”, intanto investono i capitali rubati. Sognavamo una classe dirigente che poteva migliorare le condizioni ambientali ed esistenziali del nostro paesone allargato, invece apprendiamo che le migliaia di tonnellate di merda, gettate a mare, erano monitorate dalla complicità delle istituzioni. Il discorso vale per gli otto milioni di tonnellate di (eco)balle, che non sarà possibile rimuovere per i prossimi “mille secoli” perché non vi sono impianti adatti per smaltirle. Abbiamo uno  pseudo “esercito” di omuncoli -mafiosi e politici- che continuano a tramare nuovi percorsi di affari, visto che molti sono stati scoperti. I reati commessi durante questi percorsi, forse saranno scoperti fra un milione di anni. Un malcostume di degrado etico che si caratterizza con la lotta spietata contro il desiderio di cultura, espresso da una popolazione che affoga nell’inciviltà di “quattro imbecilli”, i quali continuano a raccontare balle al popolo, circa progetti futuri, escludendo i giovani dai loro progetti di vita. Un consiglio comunale nel quale non esiste riflessione culturale per il bene del paesone, v’è una dimensione ricattatoria per mantenere equilibri, nella speranza -solo speranza- di spartizioni future. Questa dimensione di sfacelo cerebrale ha condotto alla morte dell’ISE, per squallide ragioni ideologiche, perché voluto “dall’orso” Gerlini e non saputo mantenerlo in vita per l’insensibilità e l’incompetenza di Taglialatela.Gente impegnate in campi diversi da quelli della cultura duratura. Purtroppo si sta facendo la stessa idiota e squallida operazione, con la Pro Loco ,qualcuno non la vuole, qualche altro ha detto: “quello chiede sempre soldi”; pochi spiccioli annui, che non coprono le spese di gestione, hanno prodotto attività culturali, che non possono essere paragonate a quelle dello spreco del denaro pubblico, senza qualità.  Abbiamo rappresentanti solo di quantità numerocratica, la cui dimensione pedagogica-politica è quella di “Mammona”. Altri si limitano a portare acqua, inquinata e putrida, a quelli che “momentaneamente contano”, altri si accontentano del miserabile contributo dato all’amico della costiera ,o, del centro storico, altri…altri..stanno a guardare, mentre tutto sta morendo. A quando una presa di coscienza da parte di tutti coloro che si sentano presi per il culo, di essere umiliati da questa vecchia macchina di menzogne e di interessi spartitori, guidata da individui capaci di far valere la forza dei numeri e non quella delle idee? V’è all’orizzonte l’affare edilizio più ricco del millennio, occuperà fiumi di euro, non ne sentirete neanche la puzza, le decisioni sono altrove ,voi non resisterete a lungo per entrare nell’affare. Sapete bene che fuori dalle squallide mura del corso campano,  non contate nulla perché non avete alcun potere decisionale. Forse qualcuno….forse, spartirà qualche briciola con mammona L’opposizione? Nella sua incapacità di blaterare si accorge di non possedere più idee, per sentirsi viva opera il metodo della masturbazione mentale, non intellettuale, l’intelletto muore là dove non v’è dialettica di pensiero,pertanto il consiglio comunale è solo l’ombra di una politica che non c’è. Ci potremmo aspettare una mozione di sfiducia da parte dei cittadini, nei confronti del consiglio comunale, con l’accusa di “omicidio” per aver “assassinato” l’etica pubblica e “rapito” il futuro della città. Cercare un gesto di amore verso la popolazione o verso i giovani è cosa impossibile, anzi, questi brontosauri del pensiero unico hanno sottratto ai giovani quel poco che avevano, nonostante questa “rapina”, moltissimi continuano a svolgere attività culturale con spirito di sacrificio. Abbiamo l’unico giornale locale che ospita ,da sempre, voci plurali con collaboratori che danno la firma, il tempo,il contenuto, il coraggio di dire e di raccontare la realtà, spesso squallida, del paesone senza alcuna remunerazione. Lo facciamo da molti anni con amore e onestà, senza pregiudizi ideologici. Si vuole la morte del giornale perché è “comunista”. Che squallore, qualche collaboratore è di sinistra ,ammesso che vi sia ancora la destra e la sinistra, per l’intelligenza universale queste distinzioni sono razziste, non degne di chi si illude di far politica. Noi cerchiamo di raccontare l’uomo con i nostri difetti e pochi pregi, siamo privi di deliri di onnipotenza e pronti a chiedere scusa se sbagliamo. Altri  mettono in campo la loro cattiveria distruggendo la rete di relazione che si cerca di tessere per il bene comune. Nel nome di pregiudizi, di cattiverie, chiusura mentale, si “ammazzano” le aspirazioni di 130.000 abitanti. Ci chiediamo :E’ possibile che nel terzo millennio vige la barbarie nel nostro paesone, voluta da individui privi di umanità? Siamo convinti che i “barbari” resisteranno ancora per poco. Per quanto ci riguarda personalmente, l’idiozia delle geometrie politiche, dx  sx centro,  sono motivo di separazione,noi puntiamo al progetto U O M O. Un sogno che cerchiamo di comprendere mediante le nostre umili idee e quelle di tutti coloro che fanno cultura sul territorio Cerchiamo da sempre il dialogo con le istituzioni, la loro risposta è il silenzio, oppure la paura del confronto,non ultima la superbia,  figlia dell’ignoranza.

                                                                                                                           Francescosaverioiaco@libero.it

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